Io non credo tanto né nei controlli, né nella fase repressiva, sono convinta che i risultati migliori si ottengano con la prevenzione e la responsabilizzazione. Basterebbe introdurre una seria educazione stradale ed accrescere la consapevolezza delle conseguenze dell'imprudenza con un serio ed obbligatorio programma di pronto soccorso, incentrato sulle conseguenze degli incidenti, magari prevedendo anche la visita ad una lungodegenza che ospiti pazienti in coma (più o meno profondo) e pazienti "spinali", ossia con lesioni alla spina dorsale per avere un effetto preventivo (oltre il 75% di tali pazienti sono stati ridotti in tali condizioni proprio a causa di incidenti stradali). Per quanto riguarda l'osservazione di Barbarello, non la voglio mettere sul personale - sono napoletana - ma credo che i luoghi comuni (putroppo corrispondenti ad un diffuso malcostume), oltre che al degrado suicidario della città, siano dovuti al considerare lo stato-come una sorta di camorra (arbitraria e prepotente come la vera camorra) e considerato il ruolo dello stato in Campania....
