Paola Romitelli |
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| Sono ancora alle rime 100 pagine circa, ma mi hanno colpito queste frasi:
"Lentamente mi accorsi che il cancro era diventato anche una sorta di scudo dietro al quale mi proteggevo, una difesa contro tutto quel che prima mi aggrediva, una sorta di baluardo contro la banalità del quotidiano, gli impegni sociali, contro il fare conversazione. Col cancro mi ero conquistato il diritto di non sentirmi pù in dovere di nulla, di non avere più sensi di colpa. Finalmente ero libero".
"I miracoli? Certo che esistono, ma sono convinto che ognuno deve essere l'artefice del proprio. Soprattutto sono convinto che la nostra conoscenza del mondo e di noi stessi è ancora estremamente limitata e che dietro le apparenza, dietro ai fatti, c'è una verità che davvero ci sfugge, perché sfugge alla rete dei nostri sensi, ai citeri della nostra scienza e della nostra cosiddetta ragione".
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