pimo_eli |
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| Per varie esperienze mi sto accorgendo sempre di più di quanto manchi in Italia la cultura di dare un aiuto a questi genitori di bambini con disabilità. Si fa di tutto per il bambino (neuropsichiatra, psicologo, logopedista, psicomotricista, insegnante di sostegno) ma per i genitori? Il vuoto. Spesso mi sono trovata di fronte a delle coppie di genitori completamente assorbiti dal figlio (ed è giusto e lecito che sia così) ma senza una presa di coscienza della situazione. Il carico che hanno da sopportare è troppo pesante per poter essere affrontato in autonomia, eppure (soprattutto nelle strutture pubbliche che sono poi indispensabili ai fini delle varie burocrazie come l'invalidità etc) non offrono un buon servizio di sostegno psicologico ai genitori. La cosa che sconvolge è che se parli ai genitori di avere un sostegno rispondono che non hanno tempo, perché passano la giornata a correre in giro per il figlio. Voi avete casi simili? Come gestite la coppia genitoriale? Io ogni tanto riesco a fare colloqui con loro, ma sempre come "restituzioni" su quanto si sta facendo col figlio, e che poi diventano colloqui di sostegno (non di counseling). Cosa ne pensate?
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