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Abortire/Non-abortire

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skeptic
view post Posted on 21/2/2008, 02:14




Quale prevenzione?
La pressoché impossibilità per una minorenne ad usare la contraccezione legale senza dover farsi visitare da un ginecologo ed ottenere il consenso dei genitori?
L’impossibilità per una minorenne che ha un figlio di riconoscerlo, in mancanza del consenso dei genitori o della decisione di un giudice tutelare, al quale spesso - in tali circostanze - non riesce a ricorrere?
La totale mancanza di sostegno e di garanzie per le “ragazze madri”?
Il rischio per un’immigrata di perdere il permesso di soggiorno, tra l’altro neanche suo figlio sarebbe garantito perché in Italia vige ancora la “legge del sangue” di stampo razziale ed è italiano chi nasce da italiani e non chi nasce in Italia.
L’impossibilità di ricorrere, in tempo utile – le prime 36 ore dopo il rapporto, e con meno certezza, entro le 72 – alla “pillola del giorno, per la quale è prevista - unico caso in Occidente - la prescrizione medica.
Ed in caso della drammatica (anch’io non ritengo attendibili le ricerche statistiche basate su interviste, soprattutto se condotte da uomini e su campioni non meglio identificati e ignorando anche lo sponsor)decisione di abortire:
L’impossibilità di agire prima che si formi il feto perché i medici procrastinano con finalità inquisitoriali l’intervento e poi praticano, con la stessa finalità, l’ecografia)
Senza contare i medici obiettori che hanno il porto d’armi e che hanno fatto i militari o durante i loro soggiorni all’estero hanno praticato aborti.
E’ grottesco che chi è per l’autodeterminazione della donna venga tacciato come “pro-morte” e chi tratta le donne come animali da monta e da riproduzione, come ninfomani stragiste d’innocenti, dementi infoiate sia considerato “pro-vita”.
 
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coloramente
view post Posted on 21/2/2008, 23:41




Intendevo una prevenzione che viene a monte di tutto quello che hai descritto, per evitarlo.
 
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skeptic
view post Posted on 22/2/2008, 21:49




Dell’educazione sessuale e del diffondere una conoscenza e un rispetto del proprio corpo derivante dal considerare la donna persona (con tutte le implicazioni di capacità e possibilità di scegliere, di maternità responsabile, ecc.) ne avevate già parlato e così mi è sembrato giusto sottolineare che non è soltanto la “prevenzione primaria” quella che manca ma anche quella secondaria, terziaria, ecc. Inoltre credo che l’intervento delle famiglie e dei singoli sia più espletabile nella prevenzione primaria (l’offerta conoscitiva, persino tramite materiale acquistabile in edicola, senza parlare di libri, film, incontri promossi da varie associazioni c’è). Ritengo che vada promossa la responsabilità individuale ed è per questo che mi sono soffermata più sugli ostacoli posti all’autodeterminazione che all’omissione.
 
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coloramente
view post Posted on 23/2/2008, 19:15




Si, ma l'educazione alla sessualità deve essere uguale alla educazione all'identità. altrimenti siamo punto a capo!
 
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skeptic
view post Posted on 26/2/2008, 01:25




Mai messo in discussione
 
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sappe
view post Posted on 28/5/2008, 13:17




Io credo che ognuno abbia il diritto di fare la sua scelta. E se da un punto di vista religioso viene considerato immorale, chi lo considera tale farà la sua scelta e non abortirà. Trovo ingiusto, in quanto siamo in un paese "teoricamente" laico (dico così perchè oramai la Chiesa si intromette dappertutto), che sia negato il diritto all'aborto alle donne che hanno un figlio indesiderato. Inoltre non va dimenticata la storia: non è forse vero che anche prima della legge sul permesso di abortire l'aborto veniva praticato? Oltretutto con gravi conseguenza per la vita delle donne: le condizioni igeniche erano pessime e non erano dottori a praticarlo, quindi aumentava anche il rischio di morte.
Perchè per salvare la vita di qualche cellula (che, sarò rude, per me è equivalente ad un pezzo di bistecca infilato su per l'utero) bisognerebbe mettere in pericolo la vita di qualcuno che è già vivo?
Inoltre bisogna tenere di conto che i pricipali oppositori all'aborto sono uomini, che non si rendono conto l'importanza che ha questo fattore per l'emancipazione della donna: vogliamo forse ritornare nei tempi antichi, dove la donna era costretta a seguire l'uomo e sposarlo perchè era rimasta incinta, altrimenti non aveva risorse per vivere? A questo dovrebbero pensare tutti coloro che sono contrari all'aborto. E magari tanti sarebbero pure contenti di questo ritorno al passato.
Perchè privare una ragazza che magari è rimasta incinta troppo presto del diritto di abortire? Bisogna tenere di conto che se è un figlio indesiderato, molto probabilmente lei non sarà una buona madre, e resterà sempre delusa del momento che a parer mio deve essere uno dei momenti più belli della vita.
Non dico tutto questo perchè non ho rispetto per la vita, anzi se lo pensate non avete letto con attenzione ciò che dico sopra, la vita è di chi la vive, ed ha diritto di scegliere come viverla, la donna deve quindi decidere quando si sente pronta ad essere madre se partorire una "bistecchina" o meno, e deve essere una scelta sua e non regolata da istituzioni, proprio per rispetto della sua vita.
Se però vogliamo cogliere il punto di vista che le ragazze restano incinta sempre prima (quindi in momenti in cui il feto è indesiderato), mi dispiace dirlo ma i colpevoli principali sono i genitori e le scuole, che non impartiscono ai loro figli un'adeguata educazione sessuale. Molto probabilmente se venisse impartita (anche perchè mi sembra sciocco che in questi tempi moderni ci sia ancora tanta ritrosia per un argomento come la sessualità!) questi problemi non si presenterebbero.
Credo di aver finito la mia arringa :P spero di non avervi annoiato troppo e di essermi espressa in termini chiari. ^_^
 
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20 replies since 2/1/2008, 23:14   291 views
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